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"LAVORO MORTO" 1975/2001 Risulta alquanto curioso il progressivo avanzamento quasi sincronico
dei contatori: 1400 auto prodotte alla Fiat di Melfi contro i 1534
decessi giornalieri in Italia registrati dall’ISTAT per il 2001.
Rapporto uno a uno, un morto sta a un’auto. A sinistra la morte a destra la produzione. Morte e lavoro, coppia che priva della forza dell’antitesi morte/vita, lavoro/non lavoro, scandalosamente si mostra come naturale percorso esistenziale, dove la vita per deduzione formale e sostanziale è tutta dentro l’universo ‘laborant’. Lavoro Morto descrive un paesaggio desolante, antibiotico, neorealista, un documentario sul ‘pensiero unico’, un’istantanea che testimonia l’assoggettamento alla logica strumentale, è un segno per non dimenticare mai che il capitale ha un unico impulso vitale, quello di generare plusvalore, di assorbire la più grande massa di plusvalore che sia possibile attraverso il lavoro morto sottratto alla vita. 1975/2002 a Tiberio |