Effetto Kanban

Effetto Kanban
2002 admin
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Effetto Kanban

 

 

Il titolo si riferisce al kanban, il cartellino, che Taiichi Ohno, presidente della Toyota e inventore del sistema just in time, modello della fabbrica postfordista, ha definito il principio chiave della sua rivoluzione. Punta avanzata del sistema just in time è in Italia lo stabilimento Sata della Fiat di Melfi. Scrive Folci nel testo di presentazione della mostra: “ [il kanban] è, nella pratica, la scheda che il cliente compila dal concessionario, con tutte le opzioni per la sua auto e che, successivamente, entrando in fabbrica stabilisce il piano di produzione. Si configura dal punto di vista organizzativo come sistema di comunicazione per realizzare il just in time, ma che, producendo un effetto di occultamento dei comandi, spinge a vedere all’inverso la determinante dell’ordine, dal cliente anziché dalla direzione, e funziona strategicamente da forza regolatrice dei rapporti sociali.” (M. Folci, 2002)

A Roma la mostra è stata meno fortunata della precedente a Rieti perchè gli striscioni con la scritta Kadavergehorsam, appesi a listare l’architettura razionalista della Città Universitaria de La Sapienza  sono stati fatti smontare dalle forze di polizia e da alcuni operai dell’Università la mattina stessa del giorno in cui ha avuto luogo l’inaugurazione. La mostra ha comunque avuto luogo. L’operazione è consistita nell’assunzione di un operaio con un contratto interinale di sei ore giornaliere per la durata dell’intera mostra, con la mansione di trasportare da una parte all’altra del piazzale dell’Università, una serie di casse da imballaggio con un carrello sollevatore. L’ingresso del museo è stato murato e la performance ha avuto inizio con la firma del contratto che è stato sistemato al lato della soglia, in una bacheca con i testi della legge n.196, del 24 giugno 1997, che regola il contratto di fornitura di prestazioni di lavoro temporaneo. Un monitor riprendeva costantemente il lavoro dell’operaio nella piazza di fronte. Il lavoratore interinale costretto alla ripetizione di un gesto assurdo evoca immediatamente la figura di Sisifo, eroe greco costretto a spingere la sua pietra verso la cima della montagna, meta dalla quale inesorabilmente il masso scivola a valle. L’operaio non sta che ri-producendo un gesto insensato: deve spostare il suo carico da un lato all’altro della piazza. Nessun altro scopo è sotteso alla sua ripetizione. In EFFETTO KANBAN l’operaio che spinge con il muletto le casse vuote imballate è come ogni lavoratore interinale, ci spiega l’artista, confuso su chi sia il vero datore di lavoro: “Il lavoratore in affitto non sa bene se il tiranno è l’autore dell’azione artistica che per 500 euro lo costringe ad un lavoro così brutale o l’agenzia di lavoro interinale.” (M. Folci, 2002)

 

performance  2002, Università La Sapienza Roma

Contratto di fornitura di lavoro temporaneo (interinale) per l’assunzione di un lavoratore in affitto.

scena di lavoro. 13 giorni lavorativi, 52 ore complessive, 4 ore giornaliere dalle ore 11 alle 13 e dalle 14 alle 16, dal lunedì al venerdì, dal 5 al 23 dicembre 2002.

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Il titolo si riferisce al kanban, il cartellino, che Taiichi Ohno, presidente della Toyota e inventore del sistema just in time, modello della fabbrica postfordista, ha definito il principio chiave della sua rivoluzione. Punta avanzata del sistema just in time è in Italia lo stabilimento Sata della Fiat di Melfi. Scrive Folci nel testo di presentazione della mostra: “ [il kanban] è, nella pratica, la scheda che il cliente compila dal concessionario, con tutte le opzioni per la sua auto e che, successivamente, entrando in fabbrica […]

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